Il rapporto indipendente: la pandemia, «un disastro evitabile»
La pandemia è stata un «disastro evitabile» e dichiarare l’emergenza prima del 30 gennaio 2020 «avrebbe potuto salvare 3,4 milioni di vite». Lo sostiene un rapporto indipendente pubblicato anche sulla […]
La pandemia è stata un «disastro evitabile» e dichiarare l’emergenza prima del 30 gennaio 2020 «avrebbe potuto salvare 3,4 milioni di vite». Lo sostiene un rapporto indipendente pubblicato anche sulla […]
La pandemia è stata un «disastro evitabile» e dichiarare l’emergenza prima del 30 gennaio 2020 «avrebbe potuto salvare 3,4 milioni di vite». Lo sostiene un rapporto indipendente pubblicato anche sulla rivista The Lancet, con il titolo Covid-19: Make it the Last Pandemic. Il rapporto è nato da una richiesta, datata maggio 2020, dell’Assemblea Mondiale della Sanità al direttore generale dell’Oms, per l’avvio di una revisione indipendente, imparziale e completa sulla risposta sanitaria internazionale alla pandemia da Covid.
Sotto accusa i leader globali, ma anche la stessa Oms, per quella che gli esperti definiscono la «Chernobyl del XXI secolo». «Possiamo dire che ci sono stati ritardi evidenti in Cina, ma ci sono stati ritardi ovunque», ha commentato l’ex prima ministra neozelandese Helen Clark, co-presidente del panel. Gli esperti hanno esaminato per otto mesi la diffusione della pandemia e le misure adottate dall’Oms e dagli Stati per affrontarla, trovando «anelli deboli in ogni punto della catena».
Per Ellen Johnson Sirleaf, ex presidente della Liberia e copresidente del panel, «la situazione in cui ci troviamo oggi, una pandemia catastrofica che ha ucciso più di 3,25 milioni di
persone e continua a minacciare vite e mezzi di sussistenza in tutto il mondo, avrebbe potuto essere prevenuta». Mentre si sollecitano riforme radicali tali da assicurare risposte più efficaci, più risorse per la prevenzione e la comunicazione dai governi e dall’Oms e la creazione di un «Consiglio per le minacce alla salute globale», guidato dai capi di Stato. Ma anche, a breve, un impegno concreto da parte dei Paesi ricchi a fornire vaccini per il resto del mondo.
L’intero lavoro sarà presentato durante la 74esima Assemblea Mondiale della Sanità, che si terrà dal 24 maggio al 1 giugno 2021.
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