«Rocco morto/terra straniera, l’avete avvolto male/i vostri lenzuoli sono senza ricami/Lo dovevate fare, il merletto della gentilezza!». Così Amelia Rosselli ricorda, dopo la morte prematura, l’amico Rocco Scotellaro (Tricarico, MT, 19 aprile 1923/Portici, NA, 16 dicembre 1953). A novantacinque anni dalla nascita e sessantacinque dalla scomparsa dello scrittore, non viene conferito giusto rilievo alla produzione poetico-letteraria, svigorita forse dagli ideali politico-intellettuali che gli hanno dato popolarità al punto da far prevalere l’impegno sociale sull’opera poetica. Prima la presenza costante accanto alla sua gente e l’elezione in giovane età a sindaco del Partito Socialista del suo paese; poi il carcere, accusato...