Il primo caso bellico della neonata Italia
Ernesto Basile, Carretto siciliano, 1906, realizzato dalla fabbrica Ducrot
Alias Domenica

Il primo caso bellico della neonata Italia

Passaggi storici Carmine Pinto ricostruisce la stagione dei male organizzati scontri per bande, sostenuti dal governo borbonico in esilio, con l’appoggio della Chiesa: «La guerra per il Mezzogiorno», Laterza
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 5 maggio 2019
La nascita dell’Italia unita fu un evento drammatico, un parto doloroso. Nel 1860, dopo la conquista garibaldina della Sicilia, un diffuso fermento di adesione al progetto nazionale percorse città e campagne del mezzogiorno continentale e condusse alla rapida implosione del regime borbonico. All’insurrezione e all’avanzata trionfale delle camicie rosse si accompagnarono la spedizione militare sabauda, e il plebiscito confermativo dell’unificazione, ma anche, mentre cadevano le ultime roccaforti borboniche, i primi episodi di insorgenza legittimista. La scelta del sovrano deposto, Francesco II, esiliato a Roma, di reagire e di attivare una rete di resistenza antiunitaria non fu in grado di scatenare...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi