Entra nella maggiore età il Premio Nazionale Città di Loano organizzato da Compagnia dei Curiosi e assessorati locali, la tre giorni ligure che celebra il meglio di quanto, nel corso dell’anno precedente, è riuscita a proporre la musica “tradizionale”. Si tratta subito d’intendersi: nessuna velleità passatistica o museale, anzi, vero il contrario: si possono inventare interi mondi sonori significativi con suoni e parole senza per questo dimenticare da dove è scaturito il fiume di musica che ci riguarda tutti, volenti o nolenti. Il Premio ha partner forti come il corrispettivo Premio Andrea Parodi e lo “storico” Folkest. Quest’anno il titolo scelto per i diciott’anni è più che mai indicativo: “Ritorno al futuro”. Immaginate una lunghissima catena di persone empatiche che si tengano per mano e si passino una frase complessa: alla fine della catena la frase forse arriverà un po’ modificata, con qualche parola aggiunta o cambiata, ma il senso pesante sarà quello iniziale, della scaturigine. Tradizione in movimento. Ogni giornata avrà due momenti principali: incontri e conversazioni pubbliche con musicisti e operatori musicali alle 18, 30 al Giardino del Principe, concerti serali in Piazza Italia.

SI E’ COMINCIATO  giovedì 28 con una chiacchierata in musica sulla lingua genovese, antico passepartout del Mediterraneo con Beppe Gambetta, chitarrista virtuoso tra i pochi a scrivere anche in genovese, ricordi di Cruêza de mä, e il tabarkino cugino del genovese del blues rocker sardo Matteo Leone, da Calasetta: poi sul palco, preceduto da Davide Ambrogio, la Calabria sonora per chitarra, lira calabrese, tamburi, elettronica e voce in un uomo solo.  Dopofestival alle 23.30 con il collettivo torinese In.Con.Tra.Da. Venerdì l’incontro, condotto da Enrico De Angelis e Ciro De Rosa, è riservato a una colonna del folk revival e progressivo in Italia: Fausta Vetere, “anema e core” della leggendaria Nuova Compagnia di Canto Popolare che mezzo secolo fa fece riscoprire villanelle e tammoriate al pubblico che seguiva cantautori e rock. Premio alla carriera, strameritato, prima di un prezioso concerto in acustico alla sera alle 22.30.

L’EREDITA’ di Vetere rivive in quanto si ascolterà un’ora prima dalla potente vocalsit salentina Alessia Tondo, Premio Giovani  per il 2021 con il magnifico disco Sita. Il miglior disco dell’anno di “tradizione in movimento” è Canzoni, di Alessandro D’Alessandro, con l’organetto diatonico “preparato” che diventa incredibile fonte di suoni: suona alle 21.30 di sabato, preparando il terreno al formidabile incontro alle 22.30 tra il chitarrista elettrico  Justin Adams (già con Robert Plant e Tinariwen) e Mauro Durante, da quindici anni colonna portante dell’innovativo Canzoniere Grecanico Salentino, dove peraltro ha cantato anche Alessia Tondo. Il Premio Loano 2022 per chi ha saputo diffondere la tradizione in movimento al piemontese  Silvio Orlandi, liutaio, didatta, musicista in tante band, instancabile divulgatore della ghironda medievale. Il tutto, gratis.