Notte. Facce addormentate su sedili di autobus. Chiacchiere e spuntini condivisi. Dopo migliaia di chilometri, l’arrivo all’alba. Palazzetti dello sport. Migliaia di candidati. Tutti in fila. «Performa» le tue competenze e torna indietro: questo il destino comune di generazioni di infermieri, ostetriche, OSS, in pellegrinaggio come anime purganti per il «posto fisso» dal sud al nord del paese. Co co co, sfruttati, senza ferie o malattie, difficile permettersi la trasferta. Così Raffaele, ex aspirante infermiere di Cava dei Tirenni (Salerno), ha inventato il «bus to go», servizio di trasporto low coast che permette di fare tutto in 24 ore. La...