Il poco credibile scoop anti-Merkel di Lukashenko
Bielorussia Alla tv di Minsk va in onda la telefonata intercettata tra alti funzionari tedeschi e polacchi. La prova, secondo del «complotto», secondo il presidente bielorusso, per attribuire a lui e a Putin l'avvelenamento di Navalny
Bielorussia Alla tv di Minsk va in onda la telefonata intercettata tra alti funzionari tedeschi e polacchi. La prova, secondo del «complotto», secondo il presidente bielorusso, per attribuire a lui e a Putin l'avvelenamento di Navalny
Lukashenko, alla fine, ha deciso di rivelare anche al grande pubblico «la montatura di Merkel» che avrebbe – secondo il presidente bielorusso – «voluto solo inguaiare me e Putin» dell’avvelenamento dell’oppositore russo Alexey Navalny. Venerdì sera sulla tv di Minsk è stata trasmessa la registrazione di una telefonata che sarebbe stata intercettata dai servizi bielorussi tra alti funzionari di stanza a Berlino e Varsavia che parlano in un inglese fluente dei recenti avvenimenti internazionali.
Berlino: «Tutto sembra andare secondo i piani… I materiali su Navalny sono pronti. Sarà trasferito all’ufficio del Cancelliere. Stiamo aspettando la sua dichiarazione». Varsavia: «L’avvelenamento è confermato esattamente?». Berlino: «Senti, Mike, in questo caso non è così importante… C’è una guerra… E durante una guerra, tutti i metodi sono buoni». Varsavia: «Sono d’accordo. È necessario scoraggiare Putin dal ficcare il naso negli affari della Bielorussia» si sente dire dai due interlocutori nella telefonata, rammaricandosi inoltre della resistenza di Lukashenko.
Anche se è impossibile escludere in assoluto la veridicità della telefonata, la fonte di provenienza, le caratteristiche tecniche della registrazione (l’audio inglese è parzialmente coperto dalla traduzione russa) e l’impossibilità di identificare gli individui coinvolti nella telefonata, lo scoop appare ben poco credibile e costruito in modo artigianale.
Ma se la replica di Berlino alle accuse è lapidaria («una buffonata» l’ha definita un funzionario del cancellierato) ciò che sorprende è l’approccio del Cremlino che in una nota definisce l’esclusiva «credibile e da verificare», lasciando intendere che la si potrà utilizzare se non proprio come accusa almeno come arma di polemica con i paesi occidentali e la Nato.
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