La soluzione sarebbe l’Europa a due velocità. Da un lato un nucleo forte di Paesi “virtuosi”, dall’altra il purgatorio dei Paesi reprobi. Non l’inferno, ma il purgatorio, per l’appunto. C’è una logica: i Paesi del primo cerchio accettano le regole di bilancio vigenti e l’impostazione neo-liberista del processo di integrazione per mantenere il primato. Quelli del secondo lavorano su se stessi per essere riammessi, il prima possibile, nel club esclusivo, quello dei “migliori”. Di Cornice in Cornice, insomma, potranno guadagnare il Paradiso. L’ha detto chiaramente Angela Merkel: «Le cooperazioni diversificate non saranno chiuse ma dovranno restare aperte a tutti i...