Era diventato l’architrave della legislatura, il collegio Roma I della Camera lasciato libero prima da Paolo Gentiloni e poi da Roberto Gualtieri. Su quel pezzo di centro storico all’interno delle mura aureliane e sulle elezioni suppletive del 16 gennaio si erano scaricate tutte le tensioni politiche degli ultimi mesi e del futuro prossimo della legislatura. È qui che pareva dovesse tenersi una specie di referendum sulla coalizione tra Pd e M5S (se si fosse candidato Giuseppe Conte). È qui che si sarebbe misurato l’ennesimo braccio di ferro tra il Partito democratico «romano» e il segretario Enrico Letta. Ed è ancora...