Lo dico con chiarezza. Sono favorevole alla riforma costituzionale che riduce i membri del Senato da 315 a 200 e quelli della Camera dei deputati da 630 a 400. Lo sono al punto di dedicare le mie modeste forze ad una vittoria del “si”, in caso di referendum confermativo. Così come le ho investite a favore del “no” alla scellerata riforma costituzionale promossa da Matteo Renzi e, in tempi ormai remoti, a contrastare la Bicamerale con relativo patto D’Alema-Berlusconi, allo scopo di portare la magistratura sotto l’ala dell’esecutivo. La ragione è la stessa. Nel contesto italiano e mondiale di attacco...