Il furto dell’opera The Place of the Thing (2017) dell’artista spagnolo Roger Bernat, in mostra a documenta, riapre il dibattito sulla manifestazione di quest’anno, a pochi giorni dalla sua apertura in Germania (dal 10 giugno al 17 settembre, a cura di Adam Szymczyk). L’azione, a opera di un collettivo di rifugiati Lgbtq, di base ad Atene, rivendicherebbe i diritti dei profughi che, a detta degli autori, sarebbero stati sfruttati e mercificati dalla kermesse tedesca. Documenta è la monumentale mostra d’arte contemporanea che si tiene ogni cinque anni a Kassel, una tranquilla cittadina, simbolo della ricostruzione del dopoguerra. Quest’anno, la sua...