Esauditi gli organigrammi, in Rai si cominciano già a compilare i palinsensti. Ma accade che la nuova gestione si ritrovi subito di fronte a una gaffe che rischia di tradire il pessimo clima che si respira a viale Mazzini. col nuovo corso meloniano È successo che RaiNews24, canale all news diretto da Paolo Petrecca, quota Fratelli d’Italia, ha trasmesso in diretta il comizio di chiusura della campagna elettorale del centrodestra da Catania.

Tra i primi a protestare ci sono quelli del Movimento 5 Stelle, che pure per tutta la vicenda delle nomine si erano dimostrati insolitamente interlocutori con la maggioranza. «Si tratta di una violazione gravissima della par condicio che non si ricorda essere mai accaduta e di cui il direttore della testata e i vertici dell’azienda devono rendere conto immediatamente» dicono i pentastellati annunciando un esposto all’Agcom e una interrogazione in commissione di vigilanza Rai.
Anche parlamentari del Partito democratico che fanno parte dell’organismo bicamerale di controllo del servizio pubblico definiscono l’episodio preoccupante e rivendicano risposte. «Chiediamo che il direttore di RaiNews24 Paolo Petrecca – scrivono i parlamentari dem- venga immediatamente a riferire in commissione. Il canale all news pubblico non deve e non può in alcun modo essere la televisione di regime, bensì deve rimanere servizio pubblico di tutta la collettività e quindi deve rispettare la par condicio e il pluralismo dell’informazione di tutte le forze politiche».

La presidente della Vigilanza Barbara Floridia (del M5S) annuncia che la commissione «valuterà con estrema attenzione questo caso per tutti i profili di competenza. Si potrebbe profilare una violazione importante della par condicio e del pluralismo che il servizio pubblico non si può assolutamente permettere».

L’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio, spiega che è stato prontamente informato e ha sentito Petrecca, il quale avrebbe precisato che la testata nell’arco della giornata avrebbe dato «ampio spazio» a tutte le forze politiche. «Se questi sono il pluralismo e la meritocrazia che ha in mente la presidente Meloni anche per la Rai, l’Usigrai è pronta ad attivarsi in tutte le sedi e con ogni forma per il rispetto del contratto di servizio e dei suoi principi fondanti» dicono dall’Usigrai.