Visioni

Il nome indicibile del mostro che si nutre di paura

Il nome indicibile del mostro che si nutre di paura

Al cinema «The Bye Bye Man», l'horror di Stacy Title

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 20 aprile 2017

Esistono film come Il diritto di contare e Loving che raccontano di individui che hanno preso coscienza di una realtà, al punto da volerla modificare per se stessi e per gli altri. Ci sono horror come The Bye Bye Man che, al contrario, alludono a una realtà che deve rimanere immutabile, pena la diffusione di una lunga e interminabile scia di sangue. Così, diversamente dalle donne afroamericane che conquistarono il diritto di lavorare ovunque e di amare chiunque, i protagonisti del film di Stacy Title, tratto dal libro di Robert Damon Schneck, The Bridge to Body Island, ripetono fino all’ossesso: «Non dirlo, non pensarlo, non dirlo, non pensarlo…».

Elliot, John e Sasha incidentalmente vengono a contatto con un mostro che si muove al confine tra realtà e immaginazione, che si nutre delle paure altrui. In precedenza, ad altri era toccata la stessa sorte. Hanno conosciuto il Bye Bye Man e pronunciando il suo nome, cercando la verità, lo hanno diffuso come un virus che intacca le menti con una sola e inevitabile conseguenza: follia e morte. Un inno al silenzio e all’assenza di pensiero.

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