Il romanzo inizia con il Carnevale di Viareggio, non quello televisivo dei carri allegorici, ma quello vissuto nei rioni. Festa, rito, dissipazione. Il carnevale come antenato dei rave. I protagonisti viaggiano tra Firenze, Viareggio, Milano, capannoni industriali abbandonati dalla produzione fordista e Bologna, soprattutto Bologna. E si viaggia con le droghe, agli inizi degli anni zerozero, prima e dopo il G8 di Genova e l’11 settembre, date che fanno da spartiacque percettivo e sentimentale tra «altro mondo possibile» e spaesamento. Stiamo parlando di Once were ravers (AgenziaX, 163 pag., 14 euro) di Pablito el Drito, nome d’arte di Paolo Pistolesi,...