Dalla pandemia stiamo uscendo nel mondo più resiliente: senza apprendere/trasformarci dall’esperienza, identici a prima. La ripetizione del medesimo, contro tutto ciò che nell’ambiente in cui viviamo le resiste, esigendo un cambiamento, seleziona sempre la visuale corta e restringe progressivamente la nostra prospettiva sulla vita. Così i nostri sentimenti e pensieri diventano ciechi e la nostra posizione nel mondo peggiora. Di Putin si sa abbastanza: figlio putativo di Yeltsin, a sua volta figlio putativo della deregulation americana che ha consentito a pochi predatori di appropriarsi dei beni del popolo russo (in nome della democrazia), ex Kgb diventato prima premier e poi...