Eppure quel maestro eccentrico che permette anche di non andare a scuola o di entrare in ritardo, dopo un primo momento di scoraggiamento dovuto ai suoi capelli bianchi e alle attività non proprio ortodosse che propone nella quinta elementare, è molto amato dai suoi bambini. Senza riserve. Soprattutto, in sua compagnia e grazie al potere decisionale dei «jolly» (che all’inizio dell’anno scolastico il maestro ha regalato ad ognuno, offrendo così le carte dell’autonomia e del senso collettivo), ci si diverte, si impara e si diventa autonomi, leggendo, guardando la tv, facendo rumore, dimenticando i quaderni con i compiti e raccontando bugie.
In questi tristi tempi di Dad, con gli insegnamenti online e i rapporti fra coetanei spezzati, non c’è che da rimpiangere il Joker dell’americana Susie Morgenstern (Biancoenero, pp. 48, euro 8,50, illustrazioni di Giulio Castagnaro), che d’improvviso piomba serafico in classe, dicendo (senza dirlo mai) ai suoi alunni che ogni cosa che s’impara è un regalo sulla strada della vita. Ha come unica arma la calma di un grande nonno, ma dall’alto della sua esperienza incanutita, sa che lo stupore è il dispositivo migliore per affacciarsi al mondo. E che senza stupore si cresce storti e non dritti.