Con l’investitura a Giuseppe Conte, il Movimento 5 Stelle smette ufficialmente di essere una forza politica «leaderless», senza capi. Si dirà che ciò non corrispondeva alla realtà fin dall’inizio, da quanto Beppe Grillo (e Gianroberto Casaleggio) si era tenuti la possibilità di dire l’ultima parola e di tirare il freno a mano quando gli pareva che le cose non andavano nella direzione auspicata. Fu proprio Casaleggio Senior, ad esempio, a dire alle decine di spaesati esordienti in parlamento, nel marzo del 2013, che erano liberi di fare tutto tranne che di allearsi col Pd. Ancora, a settembre del 2017 gli...