Il lungo tormento della Cosa infinita
Politica

Il lungo tormento della Cosa infinita

Partito democratico, le primarie 2019 Dalla Bolognina al «Facevamo schifo», dall’Ulivo all’Unione andata e ritorno, tra picconate partitiste e girotondi in piazza fino all’approdo del Lingotto
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 1 marzo 2019
Durante la campagna elettorale del 2008 Walter Veltroni si riferiva a lui solo come «il principale esponente dello schieramento a noi avverso». L’innominabile, Silvio Berlusconi, accusava invece Veltroni di «arrivare a negare pubblicamente di essere stato comunista», mentre il Cavaliere voleva inchiodare quelli del «Pci-Pds-Ds-Pd»: il nome cambiava ma dietro la maschera erano sempre i mostri del «Libro nero», che i bambini li mangiavano sul serio. Alla faccia di tutti gli sforzi che i «compagni» stavano facendo da anni per allontanare da sé lo «stigma». «Facevamo schifo», diceva la copertina del «manifesto» del 17 ottobre 1999, dove campeggiavano Walter Veltroni...
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