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Il jazz europeo? Questione di orgoglio glocal

Il jazz europeo? Questione di orgoglio glocalUna performance al Montreaux Jazz Festival – foto Ansa

Note sparse Un volume curato da Livio Minafa e Ugo Sbisà: "Jazz europeo non di solo passaporto"

Pubblicato 7 mesi faEdizione del 28 febbraio 2024

Dare per scontato che la vicenda del jazz europeo sia stata già conosciuta e interiorizzata dalle nuove generazioni può generare un colpevole senso di sufficienza. Al pianista e docente Livio Minafra è capitato di toccare con mano invece quanto essa sia perlopiù ignorata dai suoi studenti.

Nasce con questo spirito questa agile e coloratissima raccolta di brevi profili e indicazioni discografiche. Un riepilogo di quanto i jazzisti hanno prodotto sperimentando una musica che a partire dal jazz statunitense ha cercato e trovato modalità originali, autonome e orgogliosamente glocal.

Il giornalista Ugo Sbisà ha scritto a quattro mani con Minafra questo stimolante volume che ha il pregio della edizione bilingue e che permette di scoprire, anche ai più informati, musicisti di ogni Paese compresa una nutrita pattuglia anche di jazzmen e jazzwomen dell’Est europeo, Grecia, Turchia e Balcani in genere esclusi da questo tipo di trattazioni.

Una utile guida per iniziare a conoscere e successivamente approfondire l’argomento usando magari una delle molteplici Storie del Jazz di recente pubblicazione come quella scritta da Maurizio Franco, Luigi Onori e Riccardo Brazzale.

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