Il grande ritorno della fiaba
Strenne Un percorso fra gli scaffali delle librerie e le proposte delle case editrici per ragazzi. Un revival dei classici con D'Artagnan e Salgari, ma anche i robot pop up, i gufi en travesti e i principi persiani
Strenne Un percorso fra gli scaffali delle librerie e le proposte delle case editrici per ragazzi. Un revival dei classici con D'Artagnan e Salgari, ma anche i robot pop up, i gufi en travesti e i principi persiani
Sarà perché la crisi incupisce tutti e la vita adulta somiglia una corsa a ostacoli dentro un tunnel claustrofobico, ma questo Natale sembra riscoprire le fiabe di un tempo. L’editoria per l’infanzia manda fra gli scaffali una serie di nostalgiche operazioni che rispolverano le raccolte classiche, rinverdendo il mito di autori che rischiavano di scomparire dall’orizzonte dei bambini.
Così nelle librerie infiocchettate per le feste ritroviamo delle vecchie conoscenze. Se Donzelli, da una parte, propone un poderoso volume di Christian Andersen che non s’impiglia solo nelle reti dell’ambiziosa Sirenetta, dall’altra, richiama alla vita i famosi spadaccini di Alexandre Dumas. Con una introduzione e un dizionario dei personaggi di Claude Schopp, le illustrazioni di Federico Maggioni e nella traduzione di Camilla Diez, tornano Athos, Porthos e Aramis e, naturalmente, un virtuoso della spada come d’Artagnan, squattrinato discendente di una famiglia nobile. I tre moschettieri è un romanzo d’appendice dove si susseguono a ritmo frenetico duelli, beffe, idilli amorosi, intrighi e imboscate: la velocità mozzafiato che l’autore mise a punto a metà dell’Ottocento potrebbe reggere il confronto con i movimenti compulsivi dettati dai videogiochi. Siamo certi, però, che pochi studenti – se interrogati – riconoscere il motto quasi risorgimentale «Tutti per uno, uno per tutti!».
Foreste Art Nouveau
Per non essere da meno e sull’onda di questo ritorno benefico dei grandi classici, Lapis pubblica un prezioso Dizionario della fiaba di Teresa Buongiorno, una specie di bussola letteraria per chi si avventuri in boschi stregati o lungo i pendii di montagne infestate da orchi e gnomi dispettosi. Si va dalle descrizioni delle trame fino alle loro varianti per ogni paese, passando anche per le opere per ragazzi imparentate alla lontana con quelle narrazioni che hanno nutrito l’immaginario di intere generazioni.
A riattualizzare Cappuccetto Rosso e il sanguinario Barbablù ci pensano le illustrazioni di Desideria Guicciardini per I racconti di Mamma Oca, la celeberrima raccolta di Charles Perrault (cui l’autore si dedicò a circa 70 anni pur intestandola al suo terzo figlio, in stato di detenzione, per ricostruirgli una reputazione), riproposta da Piemme.
In Italia, quelle fiabe vennero tradotte magistralmente da Carlo Collodi. Che offrì al suo paese anche una versione italiana della Bella e la bestia. Una fiaba resa popolarissima in Europa dall’aristocratica francese Jeanne-Marie Leprince de Beaumont (1711 – 1780): emigrata in Inghilterra e divenuta insegnante, si dedicò a scrivere libri educativi. Rispondendo a questa sua missione, epurò la Bella e la bestia dei particolari più esplicitamente sessuali e la pubblicò così mondata nel 1756. La storia (collodiana) della ragazza costretta ad andare in sposa al «mostro» possiamo recuperarla grazie a Gallucci: fra le sue strenne, infatti, la casa editrice ha inserito un albo illustrato in stile Art Nouveau da David Sala, con decorazioni dorate in rilievo e cascate floreali a illuminare il buio della foresta. Fa capolino anche Biancaneve, in una veste inedita, per Uovonero: la sua travagliata esistenza, funestata dalla cattiva matrigna, viene tradotta sulle pagine dal sistema di simboli Pcs (chiari e semplici pittogrammi per favorire la comunicazione ad uso e consumo dei lettori con difficoltà), per la cura di Enza Crivelli e i disegni di Tommaso D’Incalci.
Topipittori ci conduce, invece, fuori dai confini del Vecchio Continente e lontano dalle fate di casa nostra con il suo Sufi, bestie e sultani: sedici racconti tratti dal Mathnawi, definito anche il Corano in versi, una collezione di favole, proverbi, scritti sapienziali del poeta e mistico persiano Jalal Aldin Rumi, vissuto nel XIII secolo (a cura di Anna Villani). A corredo del libro, scorrono i disegni dell’artista iraniana Nooshin Safakhoo.
Dai colori dei palazzi orientali ai grandi e accecanti ghiacci artici. E si riaffaccia uno specialista del genere: Emilio Salgari. Non c’è Sandokan, ma due cacciatori di lontre, Sandoë e Mac-Doil. Polo Nord, pubblicato da Terre Di Libri, con le tavole originali di Gamba (sodale del romanziere che illustrò tutta l’epica malese). Si viaggia a bordo del sottomarino Taimyr per raggiungere il gelido Polo. Inutile aggiungere che la traversata sarà perigliosa, ma con happy end. A darci un’inattesa ospitalità in paesaggi innevati ci aiutano altri due libri: Renna bianca, un racconto scritto e illustrato da Kim Sena per Orecchio Acerbo che narra dell’amicizia fra una bambina e un moderno centauro, e La leggenda della rosa di Natale (Iperborea) della scrittrice svedese Selma Lagerlöf, poetico puzzle di antiche storie che liberano la fantasia e invitano a resistere al lungo buio invernale. A tema, anche l’albo cartonato ripubblicato da Babalibri: è il Babbo Natale e le formiche del francese Philippe Corentin. Santa Claus è disperato: i camini sono ingombri di antenne, alcuni sono murati e dovrà escogitare un piano per calare giù i doni.
Un favoloso Christmas, magari con un freddo meno intenso, è anche il protagonista di Che notte è questa!, un libro raffinato per Einaudi Ragazzi, che propone otto racconti di autori appartenenti a diverse generazioni che si sono cimentati con il loro «Natale»: si va dal bambino che perde la madre vicino alla Torre Eiffel di Angela Nanetti al mondo difficile del primo dopoguerra narrato da Mino Milani, ma anche da Guido Sgardoli con il suo soldato in trincea.
E se i più piccoli si sono immalinconiti, trascinati nel passato dei loro nonni, potranno riprendersi giocando con un magnifico pop up edito da Corraini che lascia fiorire mondi con le pieghe della carta: Ai Robot non piace l’acqua. Per distrarsi, c’è anche Attenti al gufo (Lapis) di Sean Taylor, disegni di Jean Jullien, esilarante storia di un cucciolo che tenta di mimetizzarsi (senza fortuna) per dare la caccia alle sue prede. Un vero regalo per i figli con la mania del bricoleur o altamente tecnologici è Studio di animazione di Helen Piercy (Editoriale Scienza): ognuno verrà guidato a creare i primi video con lo smartphone o la telecamera digitale, dallo storyboard al montaggio. I più vivaci (spesso sgridati a scuola e a casa) potranno invece consolarsi con un compagno di «movimento» speciale: è Il Ghiribizzo, uscito dalla penna di Bruno Tognolini e Giulia Orecchia per Motta Junior.
Verso l’adolescenza
E per i più grandi? Se Feltrinelli ripropone in una elegante veste editoriale il classicissimo Il buio oltre la siepe di Harper Lee, Biancoenero prova a esorcizzare l’angoscia della recessione con il divertente Come diventare favolosamente ricchi di Thomas Rockwell. Siamo alle prese con la seconda avventura della banda che si mangiava i vermi fritti, ma ora Billy vuole di più, addirittura sbancare la lotteria. Per gli inguaribili romantici di ultima generazione, c’è la storia d’amore di Elisa Puricelli Guerra (Einaudi): L’equazione impossibile del destino segue le vicende di due ragazzi un po’ strani, Colin e Hanzel, che sono accumunati dal fascino per un giardino abbandonato.
Il Castoro punta sul fantasy e lancia una serie per 7-12 anni con Spirit animals. Nati Liberi di Brandon Mull: nel mondo di Erdas, al raggiungimento dell’undicesimo anno di età, un rito di passaggio stabilisce se si possiede il legame con uno Spirito Animale. Fantasy è anche Black Ice di Becca Fitzpatrick, fortunata autrice della saga paranormale Il bacio dell’angelo caduto. Al centro c’è Britt, alla quale un trekking sul Teton Range cambierà inaspettatamente la vita. Salani coniuga narrativa e cinema con Il ragazzo invisibile (il film è di Salvatores) scritto dagli sceneggiatori Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo. Michele è un disastro, non gli resta che conquistarsi i poteri dei supereroi per farla franca con i bulli.
Infine, un po’ di musica, per le orecchie e per gli occhi. Due gli albi da non perdere: la biografia dei quattro di Liverpool che scorre tra le pagine dei Beatles di Mick Manning (Gallucci) e Viaggio in jazz (pubblicato dalle edizioni Corsare), della musicista Greta Panettieri, una graphic novel con i disegni di Jasmin Cacciola che ripercorre la grande storia dell’evoluzione dei ritmi improvvisati. Anche con il cd allegato.
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