Il governo col manganello: «Colpa dei bolscevichi»
Contestazioni a Roccella Salone del libro, i ministri processano i manifestanti. Pd e Si: clima da epurazione. Appendino: il dissenso è legittimo
Contestazioni a Roccella Salone del libro, i ministri processano i manifestanti. Pd e Si: clima da epurazione. Appendino: il dissenso è legittimo
Una piccola contestazione alla ministra Roccella scatena la rabbia della destra contro il Salone del libro di Torino. L’ex sottosegretaria all’Università Augusta Montaruli, Fdi (costretta alle dimissioni in febbraio per una condanna definitiva per la «rimborsopoli» della regione Piemonte) è protagonista di uno scontro diretto con il direttore del salone Nicola Lagioia. Ma non contenta poco dopo dichiara: «Noi faremo rullo di tamburi quando Lagioia se ne andrà via dal Salone».
L’intero governo interviene contro i manifestanti con parole durissime. «È inaccettabile e gravissimo quanto avvenuto. Non permettere ad un autore, chiunque esso sia, di poter presentare liberamente il suo libro perché bloccato da un gruppo di violenti, è un atto antidemocratico e illiberale», tuona il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, seguito da tutti i colleghi. E anche dal presidente del Senato Ignazio La Russa che parla dell’«ennesimo atto antidemocratico».
Da Fdi lo seguono in tanti. A partire dal capogruppo alla Camera Tommaso Foti : «Sono i soliti radical chic da loft che, con l’arroganza violenta dei bolscevichi della Rivoluzione d’ottobre, mostrano il volto intollerante della sinistra di cui Schlein è interprete fedele». Si rifà viva anche la coppia Donzelli-Delmastro, già nota per le accuse infondate alle opposizioni sul caso Cospito. Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, vaneggia: «I contestatori hanno eloquentemente sintetizzato i tratti del bestiario della galassia contestatrice di sinistra: sciacalli antidemocratici, conigli del dialogo».
Lucio Malan, capogruppo dei Fratelli in Senato, parla di «squadrismo». E il ministro Adolfo Urso: «Nessuna connivenza può essere tollerata, la stagione dei “cattivi maestri” è finita». Lollobrigida: «Impedire di presentare un libro è come bruciarlo riportando alla mente i peggiori episodi della storia dell’umanità». «Il nostro governo non si fa intimidire e va avanti», fa sapere la Lega.
M5S e Pd provano a ribaltare questa lettura dei fatti. «La protesta non violenta è sempre legittima», dice l’ex sindaca Appendino. «Vedere una parlamentare come Montaruli inveire violentemente contro il direttore del Salone è grave e inaccettabile. Chieda scusa». « In attesa dei temibilissimi rulli di tamburi, che consigliamo di riporre, ora Montaruli si scusi», rincara la vicepresidente del Senato Anna Rossomando, Pd. E Francesco Verducci denuncia «un pesante clima di epurazione». «A destra hanno talmente voglia di epurazioni che ormai non si nascondono neanche più», attacca Nicola Fratoianni.
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