Qualche riflessione su Nuits Blanches sur la Jetée, ultimo lavoro di Paul Vecchiali, su alcuni momenti della sua poetica in cui affiorano le ragioni di una corporeità che innerva il testo su livelli molteplici. «Cinema di movimento» dice di sé, dichiarando trasversalmente la referenza di tipo corporeo, poiché ogni movimento in un corpo si inscrive e rispetto a un corpo può essere percepito. Alcune sue dichiarazioni, poi, lasciano pensare a un’idea di cinema che il corpo, nelle sue possibilità percettive e cinetiche, assume come propria unità di misura e orizzonte veritativo. Quando definisce lo zoom un artificio meccanico inutile cui...