Può a un film bastare il suo soggetto? Ce lo chiedevamo uscendo da The Cut, in gara alla scorsa Mostra di Venezia, ora in sala col titolo Il Padre. Il film «cinematograficamente» brutto per costruzione narrativa, scelte visuali, format da coproduzione internazionale era arrivato al Lido con un appeal mediatico extra-cinematografico: il film di un regista turco, pure se Akin vive in Germania, sul tabù dei tabù del suo Paese, il genocidio armeno che peraltro non in molti (lo ha fatto la Francia) riconoscono come tale. Nel 1915, mentre l’Europa è devastata dalla Prima guerra mondiale, i turchi deportano e...