In un momento in cui “pietà l’è morta”, le tracce delle prove d’esame propongono, meritoriamente, una forte attenzione ai temi della democrazia, della non discriminazione, dei diritti, del principio di uguaglianza della Costituzione. Sembra chiudere in bellezza l’ultimo esame di Stato prima della sua riforma. Dal 2019, su input della ministra Fedeli, non ci sarà il terzo scritto, il «quizzone», e neppure la tesina, sostituita da un colloquio, per accertare «competenze, capacità argomentativa e critica e l’esposizione delle attività svolte in alternanza scuola-lavoro». Sarà previsto l’obbligo di aver partecipato alle prove Invalsi (non influiranno sul voto finale) per essere ammessi....