Europa

Il drammatico appello di Merkel: «Vi prego, se potete restate a casa»

Il drammatico appello di Merkel:  «Vi prego, se potete restate a casa»

Germania Numeri peggiori della «fase uno». In 24 ore 7.830 nuovi casi e 2.400 ricoveri in più

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 18 ottobre 2020

«Vi prego, se potete restate a casa»: è il drammatico, inedito, appello della cancelliera Angela Merkel, mai così preoccupata per il boom di contagi apparentemente inarrestabile.

Un trend esponenziale certificato quotidianamente dall’Istituto Robert Koch, la massima autorità sanitaria sul Covid-19. Il report di ieri è un vero bollettino di guerra: 7.830 nuovi casi e 2.400 ricoveri in più nelle ultime 24 ore sono numeri da record, ben peggiori della “fase uno” che la Germania ha gestito impeccabilmente. «So bene che il mio sollecito non solo suona duro ma si tratta anche di una pesante rinuncia. Eppure dobbiamo seguire il consiglio per la nostra salute, per risparmiare agli altri la malattia, per non sovraccaricare il sistema sanitario e non dovere chiudere le scuole. Senza contare la nostra economia, il nostro lavoro» scandisce la cancelliera.

Esattamente il giorno dopo che il tribunale amministrativo di Berlino ha rigettato l’obbligo di chiusura di bar e ristoranti dalle 23 alle 6, accogliendo il ricorso di undici gestori che non hanno digerito il giro di vite stabilito dal governo locale. Sicuramente l’ufficio legale del governatore Michael Müller (Spd) è pronto al contro-ricorso per evitare lo smantellamento delle norme ogni giorno più stringenti. Da ieri a Berlino circola la bozza della nuova ordinanza che sarà discussa al Senato martedì prossimo, in cui spicca il limite massimo di contatti ridotto a cinque persone, all’aperto come al chiuso, in qualunque ora del giorno. L’ennesima mossa per provare a spegnere, almeno, i tre hot-spot della capitale: i quartieri di Neukölln (120 nuovi casi in 24 ore), Mitte (120) e Charlottenburg (108).

Non è ancora il «punto di non ritorno» preannunciato dal premier bavarese Markus Söder (Csu), ma pur sempre «una fase molto grave della pandemia che si diffonde più rapidamente di sei mesi fa» spiega Merkel. In pratica «l’estate rilassata è finita e ora ci troviamo di fronte a mesi difficili. Come sarà il nostro Natale?

Si deciderà in queste settimane» riassume «Mutti», prima di tornare nelle vesti di scienziata: «La scienza dimostra che la diffusione del Coronavirus è legata al numero di incontri di ciascuno. Solo se li riduciamo drasticamente sarà possibile invertire la tendenza».

Impennata che non risparmia davvero nessuno: anche il presidente della Repubblica, Frank-Walter Steinmeier, è in quarantena dopo che una delle guardie del corpo è risultato positivo al test. «Il primo tampone è negativo» fa sapere la portavoce, mentre comunica l’annullamento di tutti gli impegni istituzionali, a partire dal premio degli editori a Francoforte. «Abbiamo superato bene la prima fase della pandemia. È stato un successo perché siamo rimasti uniti rispettando le regole. Il buon senso resta il rimedio più efficace a nostra disposizione». E proprio la prudenza a Berlino ha impedito che il ricorso dei ristoratori contro il coprifuoco notturno si trasformasse in una sorta di “liberi tutti”. Dopo le 23 il quartiere dei party, Friderichshain, è rimasto semi-deserto come prima della decisione del tribunale.

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