Il dottor Marchionne contro l’auto elettrica
Laurea Honoris Causa Da Trento l'ad di Fca critica la svolta green e difende il metano
Laurea Honoris Causa Da Trento l'ad di Fca critica la svolta green e difende il metano
Dare una laurea honoris causa in ingegneria ad un laureato in filosofia è uno dei tanti paradossi dell’università italiana. Ieri l’Università di Trento lo ha fatto con Sergio Marchionne. La ragione è molto prosaica: a Rovereto Fca e Polo della meccatronica hanno costruito un hub tecnologico per testare le auto a guida autonoma, un circuito stradale ultratecnologico che si estende su un’area di 15mila metri quadrati. Sarà inaugurato nel 2018. Nella sua lectio magistralis Marchionne ha smontato la prospettiva dell’auto elettrica, sulla quale Fca è in ritardo: «È un’arma a doppio taglio: forzare l’introduzione dell’elettrico su scala globale, senza prima risolvere il problema di come produrre l’energia da fonti pulite e rinnovabili, rappresenta una minaccia all’esistenza stessa del nostro pianeta», ritenendo «più utile concentrarsi sul metano».
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