Quale potrebbe essere il disco più raro e «impossibile» della storia? Ad esempio qualcosa che arrivasse da uno di quei limbi inquieti e mobili del passato in cui si formavano nuovi agglomerati di note poi chiamati «jazz». Per dire: non la primissima registrazione di Louis Armstrong al fianco di Joe «King» Oliver, ma un clamoroso cilindro di cera inciso ai primi del Novecento dal leggendario Buddy Bolden. Che nella vita non incise una sola nota, con la sua cornetta (pare) potentissima, che si sentiva da un isolato all’altro di New Orleans, e morì da tranquillo pazzo alienato, come Syd Barrett...