Il diavolo, le padelle e i coperchi
Nuovo governo Il mormorio che ha fin da subito disegnato un «bravo Conte che hai ottenuto il Recovery Found ma adesso levati delle balle» è divenuto valanga e ha ottenuto tutto ciò che voleva ottenere
Nuovo governo Il mormorio che ha fin da subito disegnato un «bravo Conte che hai ottenuto il Recovery Found ma adesso levati delle balle» è divenuto valanga e ha ottenuto tutto ciò che voleva ottenere
Giravolte politiche e soluzioni troppo facili, teniamo gli occhi bene aperti
Mi pare evidente che noi cittadini ci sentiamo molto soli dinanzi allo “spettacolo del potere”. L’arrivo dei tecnici è sempre una sconfitta prima di tutto degli elettori e poi della politica che rappresenta il volere degli elettori. Per fortuna i meccanismi istituzionali immaginati dai costituenti fino ad oggi hanno bene o male retto a questi continui strappi, ma strappa oggi strappa domani certe pratiche diventano consuetudini.
Ecco che ci siamo abituati al fatto che nei passaggi decisivi del destino della “nazione” arrivino dei signori più o meno preparati, più o meno simpatici e ci “traghettano” da qualche parte. Ok, Ciampi Monti e ora Draghi sono “riserve” della nazione, però credo sia sano che noi cittadini cominciamo a chiederci come e perché votiamo per partiti o personalità politiche non proprio all’altezza del compito. Provo per esempio a mettermi nei panni dell’elettore leghista, che è quanto di più lontano da me.
Allora, facciamo come fosse un racconto: io ho una partita iva, da quando c’è l’euro ho grossi problemi, soprattutto il fisco non si è adattato alla nuova moneta e nel giro di 10 anni ho accumulato un discreto debito nei confronti dell’Agenzia delle entrate. Salvini (come i 5stelle) è contro l’Euro e la BCE (Draghi & co.) già la cosa mi piace, poi propone la rottamazione delle cartelle e così mi fa respirare, inoltre con la cosiddetta Flat-Tax espande a 90.000 euro di fatturato il regime forfetario. Perché non dovrei votarlo? Oltra al fatto che la Lega dice che è ora di farla finita con gli immigrati, lo stato pensasse a me caxxo, non a chi non ha mai pagato le tasse in Italia. Ecco, lo voto convintamente fino al 2018. Stessa cosa fa mio fratello che vota 5stelle (più o meno per gli stessi motivi ma un po’ più “a sinistra”) e siccome Salvini è un trucidone mio fratello vota per Di Maio, almeno è giovane e non è un Leghista che mi chiama terrone. Poi siamo entrambi per Trump e Putin, che pensiamo sappiano il fatto loro e sono contro le odiate élite composte da banchieri, euroburocrati ecc.
Quindi queste due forze diventano maggioritarie in parlamento e “fanculo ai suonatori”. Mettono là un certo Conte che fa tutto quello che chiedono Salvini e Di Maio quindi ce l’abbiamo fatta!! Io elettore Leghista sono discretamente soddisfatto, purtroppo dopo un anno il fallimento delle politiche “gialloverdi” è sotto gli occhi di tutti soprattutto sul fronte finanziario perché con l’idea che l’Italia debba uscire dell’Euro l’Italia di Salvini e Di Maio destabilizza finanziariamente l’Europa che ad un certo punto chiarisce: o l’Italia o si allinea o si allinea. I 5Stelle mangiano la foglia e Conte distrugge Salvini in diretta tv con una arringa che manco in tribunale… Salvini mostra tutta la propria impreparazione politica e culturale, mi delude: è un “nano politico”. Così arriva il governo “giallorosso” che pur con infinite mediazioni al ribasso sposta l’asse delle decisioni politiche un pochino più a sinistra. Litigo con mio fratello che è più contento così, perché lui ha sempre votato a sinistra prima di votare 5stelle e l’alleanza con Salvini gli stava stretta, meglio l’odiato Pd.
Certo il governo giallorosso o Conte2 nasce già impiccato alla scissione di Matteo Renzi e infatti finisce altrettanto male del primo, e proprio durante la pandemia.
Così, come nelle favole, finalmente un bel giorno arriva Mario Draghi, il risolutore, mister Wolf. Tutti lo invocano, tutti lo vogliono, Renzi si fa bello nelle interviste internazionali, rivendicando una operazione “per il bene dell’Italia”, i giornali “di sistema” lo aiutano non poco. Renzi, avendo la Golden share in termini di numeri parlamentari fa ballare il Governo fino a farlo cadere marginalizzando l’operazione del Pd, quella di una alleanza elettorale che riduca lo spazio di manovra del “centro” politico di cui Renzi vorrebbe essere il federatore (o dei centrini, sarebbe meglio dire), così Renzi, Calenda & co. possono finalmente dispiegare la loro potenza “liberale” e fare ciò che non è riuscito a quel povero sprovveduto di Ferruccio Parri. I giornali dicono che va tutto per il meglio; gli analisti si sperticano di lodi per il futuro premier; Conte mal consigliato fa una operazione fallimentare con i cosiddetti “responsabili” e anche se fino a ieri era un eroe nazionale oggi è un poveretto che è stato fottuto e se ne tornasse ad insegnare all’università se è capace.
Ma ecco il primo ma: la politica ridotta a giochi di palazzo, fatti da pokeristi o patiti della playstation autorizza chiunque a giocare ad House of Cards, non solo Renzi. Altro che costituzione, altro che rispetto delle regole: piuttosto “forzatura delle regole”.
Sarà che così la politica è diventata definitivamente una caxxata e sarà che Salvini non è più scemo né più intelligente di Renzi, ma altrettanto furbo, cambia di 180 gradi la traiettoria disegnata dalla Lega fin dalla caduta di Bossi, allo stesso modo i 5Stelle “virano” totalmente a favore dell’Euro. Intanto Trump è caduto in disgrazia, Bolsonaro ha fallito, Jhonson ha fatto la figura del peracottaro, Orban è mal sopportato dall’Europa, Putin è tornato nemico con l’operazione Navalnj. Che fare? Semplice:
1-Draghi (la BCE) ribadisce che vuole la tassazione progressiva? A a Salvini sta bene.
2-Niente condoni? Salvini dice ok.
3-L’euro non si discute? E figurati se Salvini si oppone.
4-L’immigrazione va gestita con i partner europei? Wow, dice Salvini!
5-Si ribadisce con Biden l’Euro-Atlantismo? E vaiii dice Salvini tradendo Putin.
Così Salvini e Grillo/Di Maio dicono sì “convintamente” a Draghi (che è l’odiata BCE in persona). Ma come, Draghi non era l’uomo dell’establishment politico finanziario? Non era Dracula? Non era il demonio del capitalismo finanziario, l’usurpatore delle politiche nazionali? Il paladino del maledetto euro? E’ quel Draghi che certi fascisti italici entrati in massa nella Lega e nei 5Stelle disegnavano con il nasone da “Giudio”? E’ lo stesso? Niente, tutto evaporato…
Ma io, ritornando nei panni dell’elettore della Lega (e dei 5stelle) come devo leggere questo straordinario fenomeno?
Come dicono gli intelligentoni, delle due l’una: Salvini (e Grillo/Di Maio) o avevano torto nel 2018 o hanno torto adesso.
Insomma o l’Europa fa schifo o è la nostra salvezza.
O l’euro salva le nostre finanze o le condanna.
O gli immigrati sono invasori o sono risorse.
O la sanità deve essere pubblica o privata.
Questi termini in coppia sono “opposti o no”? Lo chiedo a me stesso e lo chiedo in giro. Anche parlando con tanti miei conoscenti che votano a destra pare proprio di no. E’ un vero miracolo dei grandi strateghi, giocatori e bàri, correggete i vocabolari, sappiate che GLI OPPOSTI SONO LA STESSA COSA. Salvini ha ragione “a prescindere”. Infatti dai sondaggi pare che gli elettori Leghisti siano in maggioranza d’accordo con la giravolta spaziale di Salvini.
Va bene, torno in me, non riesco proprio ad essere un Leghista, forse qualcosa mi sfugge, magari il culto della personalità è più forte della ragione, quindi all’elettore leghista Salvini mi piace sia a torso nudo mentre rutta che con la cravatta e gli occhiali mentre cita fatti storici suggeriti dalla sua prof del liceo o da Giorgetti che ha studiato. Appare anche chiaro che se quelle politiche “populiste” hanno fallito, se il riferimento internazionale dei sovranisti, cioè Trump ha devastato l’America, se è ormai chiaro che Putin fa i caxxi suoi non certo quelli dell’industriale di Cremona che vota Lega allora che dire? Forse M5Stelle e Lega hanno ragione adesso, quindi gli elettori in buona fede hanno sbagliato a votarli nel 2018? Ecco, io devo ammettere che non capisco.
Forse però una cosa l’ho capita: un uomo o un partito vale quanto le idee che professa. Se la mattina sono no-euro e il pomeriggio si-euro, quanto valgono le idee di questi assurdi soggetti politici? E le mie idee? I miei bisogni di cittadino?
E temo che tutte queste domande riguardino anche la galassia frastornata della sinistra. E’ chiaro che il leggerissimo spostamento dell’asse governativo “a sinistra” con il Conte2 (che non è un uomo di sinistra, sia chiaro, ha solo il problema di non essere abbastanza di destra) sia andato storto a tanti soggetti. Poi quando in Europa si è consolidato l’asse “Ursula” c’è chi nel nostro paese ha cominciato a pensare che la pur vaga coloritura “di sinistra” che la presenza di Pd-Leu ha determinato al governo del paese dovesse finire prima possibile, tantopiù che il buon Speranza se l’è cavata come Ministro della Salute e anche Peppe Provenzano non ha fatto una brutta figura con le sue politiche per il Sud. E quest’ultimo è un problema più grosso di quanto non si dica.
Vorrei che qualcuno mi smentisse, per favore. In sintesi è chiaro che il mormorio che ha fin da subito disegnato un «bravo Conte che hai ottenuto il Recovery Found ma adesso levati delle balle» è divenuto valanga e ha ottenuto tutto ciò che voleva ottenere, infatti con l’ingresso della Lega-forza Italia in maggioranza ora, finalmente, quella pur vaga e contraddittoria coloritura di “sinistra” è stata finalmente riequilibrata.
Ma la mia anima contadina mi dice che il diavolo fa le pentole e non i coperchi, voglio vedere dove va a parare questa riedizione dell’“arco costituzionale” che esclude furbescamente solo gli ex “missini” per raccogliere il dissenso tutto a destra.
Secondo me, cari amici e compagni di sinistra, se non ci attrezziamo con chiavi di lettura adeguate, non ne usciamo tanto facilmente da questo pantano.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento