Al principio era Anaïs Nin e i corpi fiammeggianti tratteggiati nei suoi libri, l’esperienza di una donna che aveva condotto fino all’estremo confine la propria sapienza erotica e amorosa. Quando nel 1966 l’editore Harcourt Brace cominciò a pubblicarne i diari, l’arco temporale che copriva i trent’anni precedenti corrispondeva a una mole di scritture, ancora oggi inaggirabile, per quante e quanti si interroghino su cosa significhi mettere in parole desiderio, sessualità e amore. Come H. D. Lawrence, abitato da alcuni strani «dei» al centro del corpo, Nin intravvede – insieme all’autore de L’amante di Lady Chatterley, a cui non a caso...