Lavoro

«Il decreto Lavoro è una follia». Presidio davanti al parlamento

«Il decreto Lavoro è una follia». Presidio davanti al parlamento

Ci vuole un reddito Il 28 luglio in aula in salario minimo

Pubblicato più di un anno faEdizione del 29 giugno 2023

Nuovo presidio della campagna «Casa, reddito, salario», ieri davanti a Montecitorio. «Eravamo in piazza per ribadire ancora che la votazione alla Camera della legge di conversione del decreto Lavoro è una follia – attaccano i manifestanti – . Riteniamo inconcepibile che in un paese sempre più povero e più diseguale l’unica proposta messa in atto dal governo sia quella di accanirsi contro chi già non sa come mettere insieme il pranzo con la cena. È tempo di dire basta. Siamo un’ampia rete di associazioni e movimenti e non ci fermeremo finché non verranno garantite tutele e diritti per tutte e tutti». E ancora: «Perché non vogliamo vivere in un paese con mezzo milione di nuclei in povertà senza alcun sostegno al reddito, minori tutele per lavoratrici e lavoratori e maggiori possibilità per i datori di lavoro di utilizzare contratti a termine. Se il governo pensa di fermarci si sbaglia, continueremo a far sentire la nostra voce e a mobilitarci da nord a sud del paese», concludono.

Si terrà invece il 28 luglio in aula alla Camera la discussione generale sulla progetto di legge sul salario minimo. Oggi invece dalle ore 14 in commissione Lavoro, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge, audizioni informali di Adalberto Perulli, professore di Diritto a Ca’ Foscari di Venezia; Federico Martelloni, professore associato di Diritto del lavoro a Bologna; Michele Faioli, professore associato alla Cattolica del Sacro Cuore; Andrea Garnero, economista dell’Ocse.

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