bambini
Rubriche

Il cucciolo color miele

I bambini ci parlano La rubrica settimanale in ascolto della voce dei piccoli. A cura di Giuseppe Caliceti
Pubblicato più di un anno faEdizione del 13 luglio 2023

Mi raccontate con parole vostre la lettura che abbiamo fatto?
«Si parla del canile, del piccolo cane che hanno adottato una bambina e la sua famiglia». «Una famiglia composta da un padre, una madre e una bambina decisero di adottare un cane». «loro avevano da sempre quel desiderio, soprattutto la bambina. Per questo decisero di andare al canile più vicino a casa loro perché ai canili ci sono anche tanti cani abbandonati, poveretti. Allora prima di comprare un cane nuovo è meglio vedere se c’è un cane abbandonato e prendere il vane abbandonato, invece che quello nuovo. Anche perché così, tra l’altro, non paghi nemmeno». «Anche io e mia sorella e mia madre siamo andati a prendere il nostro cane a un canile e poi abbiamo messo a Lucy il suo nume». «Nei canili ci sono seconde e centinaia di cani abbandonati perché in estate, soprattutto in estate, la gente abbandona i cani per andare al mare perché in vacanza non vogliono portare i cani con loro. Per me è una cosa bruttissima abbandonare un cane. Io metterei in prigione chi abbandona i cani».

«Nei canili ci sono cani di tutte le razze e di tutte le dimensioni, grandi e piccoli, alti e bassi, abbandonati da poco tempo o da tanto tempo». «Loro sono tutti cani che aspettano di essere presi, di essere adottati da qualche bambini, da qualche famiglia». «Loro guardano chi va a trovarli con occhi speranzosi di essere scelti e portati via dalle gabbie dei cani, con la speranza di essere adottati. Ma una famiglia non può adottarli tutti». «Mio padre non ha mai voluto adottare un cane perché dice che fanno troppa confusione. Ha detto di sì solo al gatto». «Il mio cane fa confusione solo quando noi torniamo a casa da scuola ed è felice di ritrovarci, ci fa i salti intorno, ci vuole leccare, vuole giocare con noi».

«Il cane di mia zia fa i salti anche quando è l’ora di mangiare e lui vuole sempre mangiare». «Comunque nella lettura la storia va avanti che la famiglia della bambina non sanno che cane adottare perché ce ne erano almeno tanti che non era facile scegliere. Alla fine però la bambina ne sceglie uno che è un piccolo cucciolo coloro miele, marrone chiaro. «Nel libro c’è scritto che c’erano nove appena nati e scelgono uno di loro che erano nati da poco». «Dopo lo portano a casa e per la bambina inizia la felicità perché tranne le ore in cui deve andare a scuola, sta sempre col suo cucciolo». «Lei lo culla, lo porta a fare delle passeggiate». «Quando è piccolo gli dà del latte da bere e dopo passano ale crocchette e il cane diventa ogni volta più grande». «Secondo me è giusto che in quella famiglia hanno comprato un cane perché alla bambina doveva piacere tanto averlo perché stava sempre con lui».

«Forse anche perché lei non aveva sorelle e fratelli e si sentiva sola, invece con il cane, adesso, si sentiva meno solo e aveva qualcuno con cui giocare». «Una volta mia mamma si è arrabbiata moltissimo quando il nostro cane all’inizio non sapeva fare bene la pipì all’aperto, non aveva capito bene che la pipì si fa all’aperto, non in casa, ma dopo lui ha imparato e non ci sono più stati dei problemi». «Poi forse loro non l’hanno pagato il cucciolo perché sono andati a prenderlo al canile, non in un negozio di animali». «Per me la bambina era felicissima perché anche io sarei felicissima di ricevere per regalo un cucciolo, solo che nella mia famiglia ci siamo già in tre fratelli e allora forse è anche per questo che i miei genitori non vogliono prenderci un cane». «La bambina e sua mamma gli versavano del latte in un piattino, sono un po’, dopo il cane si avvicinava e lo leccava tutto, il latte».

«Anche dalla figura sul libro si vede che il cane era proprio molto cucciolo, non sapeva mangiare, secondo me. Era proprio come un batuffolo. Era come appena nato». «Quanti cuccioli può fare un cane? Nove? Io non pensavo un numero così alto». «Anche il cane delle mia vicina di casa è color miele. È un pincher di razza e il colore è proprio come quello della lettura, color miele, ma io non sapevo che si diceva così, io dovevo sempre marrancio chiaro». «Secondo me ogni bambino dovrebbe avere nella sua vita almeno un cagnolino perché anche gli animali sono importanti e possono insegnare ai bambini molte cose. Per esempio, i cani sono molto fedeli e simpatici».

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento