«La notizia che tanto temevano è arrivata, sapevamo che era solo questione di tempo». È molto preoccupato il dottor Ahmad Mohanna, direttore dell’ospedale non governativo Al Awda. Gli chiediamo di descriverci il possibile scenario dopo l’annuncio dei primi due casi positivi registrati a Gaza: due palestinesi rientrati dal Pakistan e ora in quarantena. «Ci stiamo impegnando tutti, non governativi, privati e ministero della salute, stiamo seguendo le istruzioni dell’Oms – ci risponde – comunque dobbiamo essere realisti, non saremo in grado di affrontare una possibile diffusione massiccia del coronavirus. In tutta Gaza abbiamo solo 48 terapie intensive, il ministero riuscirà...