Ali Taptik, «Drift nothing suprising»
Cultura
Il corpo ibrido di Istanbul
Mostre Una grande rassegna al Maxxi, incentrata sulla nuova onda degli artisti turchi, rivisita temi politici e scandaglia una metropoli abitata da continue contraddizioni
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 2 gennaio 2016
La mostra Istanbul. Passione, gioia, furore ha ridato pregnanza al Museo Maxxi di Roma (visitabile fino al 30 aprile prossimo). Artefice di cotanta arditezza intellettiva è il curatore Hou Hanru e la sua lucida visione del presente. La rassegna da lui curata, insieme a Ceren Erdem, Elena Motisi e Donatella Saroli, è una sorta di attestato dello scontro socio-politico in atto, traslato in opere pulsanti da artisti che hanno un forte contatto con l’urbanità, con il disagio economico-culturale e con la conflittualità subliminale che la società turca, soffocata dalla politica reazionaria di Erdogan, ha accentuato negli ultimi anni. Istanbul non...