Il Chisciotte di Antonio Moresco (Sem, pp. 120, euro 15) è un flusso inarrestabile, una scorribanda lisergica che attrae il lettore, con la sua forza centripeta, senza sosta dalla prima all’ultima pagina. Collocato all’interno di un’istituzione manicomiale Chisciotte si aggira con il suo bagaglio di visioni e utopie, in un continuo ed esplicito rispecchiamento con l’autore che appare non a caso in copertina vestito in camicia da notte e con i capo un cappello piumato. Tuttavia la forza del rapido e a suo modo feroce romanzo di Moresco è proprio quella di sfuggire da una facile analogia per scagliare tutta...