Il «chattillo» sfaccendato
Cultura

Il «chattillo» sfaccendato

Scaffale Il «Bestiario napoletano» di Antonella Cilento, pubblicato da Laterza, ha anche un anelito civile, è metafora della vita e della storia sociale
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 30 luglio 2015
Antonella Cilento nel suo ultimo lavoro, Bestiario napoletano (Laterza, pp. 224, euro 18), racconta di Napoli attraverso il doppio filtro del suo sguardo, quello colto e intelligente di una scrittrice, e la metafora dell’animalità. La scelta non è causale né stravagante. Non solo perché, come scrive, «ogni luogo magico, sin dall’antichità, è abitato da bestie» – e Napoli certamente lo è, magica – ma anche perché gli animali ci dicono cose che strade, monumenti e gli stessi umani non sanno comunicare. Lo sapevano bene gli estensori dei bestiari medievali, ingiustamente accusati di parlare di animali inesistenti, come l’unicorno, o di...
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