La sospensione della professoressa palermitana che non aveva vigilato su una ricerca dei suoi studenti, montata a ridosso delle elezioni europee, arrivata sulle pagine del Guardian (19/05/2019), ha sollevato lo sdegno e la risposta, da Torino a Cosenza, attraverso la rete e i social. Appelli, “autodenunce” di gruppi di insegnanti, mozioni di interi collegi docenti. Nelle piazze, presidi di solidarietà, letture della Costituzione. I docenti italiani hanno dato prova di partecipazione, di appartenenza ad un progetto comune. Si sono risollevate le coscienze rattrappite da anni di campagne ideologiche e da una “de-statalizzazione e regionalizzazione strisciante” (R. Calvano, lacostituzione.info, 20 maggio...