Gli organismi geneticamente modificati sono l’antitesi della biodiversità. Se il loro utilizzo dovesse diventare predominante, assisteremmo a una omologazione colturale che distruggerebbe la pratica delle policolture, con le quali i contadini preparano le piante a far fronte ai cambiamenti climatici e alle temperature in aumento. L’agricoltura industriale è agli antipodi dell’antroposofia sulla quale si fonda l’agricoltura biodinamica. «Noi uomini non possiamo immaginare di poterci isolare: siamo anzi uniti con il nostro ambiente e in ultima analisi vi apparteniamo», diceva il fondatore Rudolf Steiner. Gli allevamenti intensivi sono la negazione delle filiere corte e del benessere animale. Secondo la Fao, in...