Il Cadore tra paesaggio e sogno
Note sparse "A corte", Adriano Zanni e Enrico Coniglio insieme per un libro di immagini e un disco di field recording
Note sparse "A corte", Adriano Zanni e Enrico Coniglio insieme per un libro di immagini e un disco di field recording
La colonia disegnata da Edoardo Gellner alle pendici dell’Antelao, con le sue linee dritte e avveniristiche, ha in sé la visione del futuro, l’utopia di un complesso per le vacanze dei dipendenti Eni che potesse essere anche un’impresa urbanistica, una modificazione del paesaggio, in comunicazione con il bosco e la montagna. Il progetto, avviato negli anni ’50, per decenni è rimasto vuoto, abbandonato, e ha ripreso vita solo negli ultimi tempi, visitato da artisti eterogenei (anche grazie all’azione di Dolomiti Contemporanee), attirati da una struttura che sembra arrivare da un’altra dimensione.
Adriano Zanni ha continuato a esplorare a lungo questi luoghi, per oltre tredici anni dal 2009 al 2022, registrando suoni, facendo fotografie, dando una forma sonora e visiva a un ecosistema vivo, a un paesaggio in mutamento, dove l’essere umano è controverso elemento di trasformazione. Ne sono nati un libro di immagini e un disco di field recording, cui ha collaborato il musicista Enrico Coniglio. Un lavoro suggestivo, rabdomantico, che ci trasporta nel Cadore misterioso, restio a svelarsi per intero, ma capace di parlarci nel linguaggio del sogno.
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