Il benpensante
I corsivi Irriverente, provocatorio, politicamente ineducato, ma prima di tutto qualunquista. Cosa penserebbe un Fantozzi oggi? Il meglio delle rubriche pubblicate sul manifesto tra il 2010 e il 2012
I corsivi Irriverente, provocatorio, politicamente ineducato, ma prima di tutto qualunquista. Cosa penserebbe un Fantozzi oggi? Il meglio delle rubriche pubblicate sul manifesto tra il 2010 e il 2012
7 maggio 2010
Ci sono situazioni tragiche che fanno ridere. Voi comunisti di merda avreste riso se a Scajola avessero chiesto: «Scusi lei cerca casa?». Al matrimonio di Hitler con Eva Braun, celebrato poche ore prima del loro suicidio, quando chiamarono un funzionario che a ciascuno di loro fece separatamente la domanda di rito: «Lei è ariano?», il Führer rispose affermativamente. Se Hitler avesse detto: «No» sarebbe stata la risposta più divertente della storia.
16 maggio 2010
Una volta le maestre elementari e Mussolini dal balcone dicevano: «Siate orgogliosi di essere italiani». L’orgoglio è un po’ calato quando abbiamo perso l’Africa Orientale. In Grecia ci hanno salvato i tedeschi e Rommel in Libia. Poi l’8 settembre, e l’orgoglio è scomparso. Ora molte maestre elementari dicono: «Alle volte possiamo vergognarci di essere italiani». Ora tutti diciamo: «Ci vergogniamo di essere italiani», ma lo pensano anche gli inglesi, i tedeschi, i francesi e i cinesi.
6 giugno 2010
Le balene han capito che il pericolo più grave per la loro sopravvivenza sono i canotti colle bandiere multicolori di Greenpeace. La spedizione di barche dei pacifisti, armati di spranghe, che cercava di portare a Gaza cibo e medicinali, è finita in tragedia. Son sicuro che l’obiettivo vero di questi «santi» sia la loro santità. La loro vanità famelica ci fa rischiare una guerra mondiale. Decoriamoli e mandiamoli ad aiutare i raccoglitori di pomodori in Campania.
13 giugno 2010
Comunisti, toghe rosse, intellettuali che disprezzate la televisione commerciale, che non avete mai degnato di un’occhiata il festival di Sanremo, il Grande Fratello e l’Isola dei Famosi. Che avete la casa a Capalbio e che non leggete i libri di Emilio Vespa e Bruno Fede. Ma solo Levi Strauss, Roland Barthes e Lacan. L’Italia rossa si è dissolta. La caccia sarà aperta tutto l’anno anche di notte e le nostre prede saranno i negri, gli omosessuali e gli ebrei.
27 giugno 2010
Vincere, vincere e vinceremo in cielo in terra e in mare. Ci faceva cantare il Duce del fascismo il sabato pomeriggio vestiti da balilla, dopo aver dichiarato guerra a tutti. Pochi ci credevano. Ora voi disfattisti di sinistra volete manipolare la storia e dite in giro che ad Adua abbiam perso coi negri, a Caporetto siam scappati, che in Grecia ci han salvato i tedeschi, in Africa Rommel e che poi ci siamo arresi, e che poi addirittura ci siamo alleati cogli angloamericani. Contenti?
2 luglio 2010
Una domanda lecita: finito Berlusconi che succede? Torna l’Italia onesta, laboriosa, pulita, dove non si ruba più, treni in orario, finite le frane in Calabria, non si paga più il “pizzo” e tutti pagano le tasse? E per eliminare la malavita nel sud che facciamo? Mandiamo i Bersaglieri? Chiudiamo Di Pietro nella stanza del mappamondo a firmare due milioni di mandati di cattura? Non illudiamoci, ci vorranno forse anche duecento anni per tornare ad essere un paese civile.
23 luglio 2010
Voi bolscevichi avete la presunzione di essere gli unici in grado di indicare alla nostra bella Italia la via per uscire dalla depressione. Non vi è bastato lo stalinismo russo, la rivoluzione culturale di Mao e l’infelicità del tropical comunismo cubano. Ecco la strada per uscirne vivi e felici: liberiamoci degli extracomunitari, degli omosessuali, dei negri e perdoniamo la pedofilia dei preti. E infine è importante che eliminiamo gli intellettuali di sinistra e i loro giornali.
7 agosto 2010
Cari intellettuali di sinistra, ricordatevi che la cosa che più è mancata nei regimi comunisti è stata la libertà di parola e di pensiero. In realtà voi volete far sperare ai giovani di vivere permettendogli tutto. Ci sono delle regole indispensabili per la felicità anche dei vecchi. Dobbiamo chiudere le discoteche, vietare l’alcol, le moschee, il chador alle donne islamiche, ma imporre il velo ai preti omosessuali e il burqa ai vescovi pedofili.
12 settembre 2010
Leggo che i giudici antimafia hanno iniziato delle severe indagini per individuare gli assassini del povero sindaco ambientalista Vassallo. Secondo voi sono indagini difficili? Hanno anticipato che sarà un lavoro lungo e complicato. Mi permetto di dare un consiglio ai giudici e a tutti i cittadini che subiscono la violenza della malavita nel sud. Cercate i mandanti e gli assassini anche tra quelli che organizzano e partecipano alle fiaccolate di protesta in sua memoria.
22 ottobre 2010
Questa volta sono Villaggio in persona. Ex militante a sinistra del Partito Comunista cinese. Leggo che Benigni e Saviano, ricchi e potenti, andrebbero gratis da Fazio, purché liberi dalla censura. Io, invece, ci andrei seduto su sedia a rotelle, in un angolo come un soprammobile, senza mai dire una parola, ma pagato molto e di sottobanco. Alla fine del programma, potrei leggere su un foglietto: «Viva il Papa».
3 dicembre 2010
Non credo che tutti gli studenti che cercano di rovesciare i pulmini della polizia, che sfasciano le vetrine di bottegai in difficoltà, abbiano letto attentamente la riforma Gelmini. È il solito pretesto per saziare il loro protagonismo, per ballare e cantare in un divertente carnevale. D’accordo la cultura soprattutto, ma è tutta la cultura dell’occidente in grave crisi economica. Mi fanno pena i proletari del sud arruolati nella polizia e feriti dai «bamboccioni» borghesi.
4 Febbraio 2011
Tutte le testate dei quotidiani in prima pagina urlano sul «caso Ruby». I Tg come prima notizia: «Ruby incinta», «Appartamento di Montecarlo», «Soldi alla moglie di Bertolaso». Solo in secondo piano uno degli eventi più importanti del secolo: la ribellione di tutti i popoli del mondo arabo. Gli americani hanno sempre sostenuto i tiranni, ora gridano libertà al popolo. Ma il pericolo, ora, è l’integralismo in tutto il Mediterraneo del Sud.
9 Aprile 2011
Francia e Inghilterra bombardano la Libia per salvare gli oppressi. Non intervengono in centro Africa perché non c’è il petrolio. Gli arabi dell’Egitto e della Tunisia sono finalmente liberi, ma rischiano la vita sui barconi. In Italia non li vuole nessuno: cercano di scappare in Francia che ha fatto la guerra per liberarli, ma a Ventimiglia li respingono non in mare, ma in un mare di merda.
18 giugno 2011
Dopo la vittoria del referendum, l’opposizione: «Questo governo si dimetta!». Questi gli obiettivi da centrare: la crescita economica, un futuro migliore per i giovani e le donne, la riforma della giustizia. Ma il problema più grave è la crescita della cultura del nostro paese. Come? Dichiarare guerra, ma una guerra spietata, alla mafia, alla camorra e alla ‘ndrangheta. Poi anche le altre riforme.
4 settembre 2011
In passato la Chiesa bruciava vivi gli eretici, cioè i dissidenti. Ai poveri che eran la maggior parte, aveva promesso: «Sì, la vita è una valle di lacrime, ma se rispettate le nostre regole andrete in Paradiso». A chi chiedeva: «Signori vescovi, ma com’è fatto questo paradiso?», rispondevano sghignazzando: «Vedrete, vedrete è la felicità!». Si è saputo poi che beccavano molti soldi dai ricchi ai quali vendevano i posti in Paradiso. Avete ben capito che si trattava di una truffa colossale. Su, dalle loro parti, comandavano ovviamente il Direttore generale, ovvero il Padre eterno, la colomba che era una specie di Gianni Letta, Gesù che era stato assassinato dagli ebrei. Restava la Madonna.
Che farne? Allora si sono occupati sulle sue funzioni: doveva apparire a pastorelli possibilmente analfabeti, vestita da madonna. E questo l’ha fatto per ben 91 volte. Pensate solo che trionfo per i cattolici due sole comparsate: Padre Eterno con colomba in mano, sulla spalla di Voltaire a Ginevra, di Cartesio a Parigi e seduto a fianco a Lenin durante una seduta del Politburo, vestito da Dio con barba… e tutto.
16 ottobre 2011
Ieri in 71 Paesi del mondo c’è stata la gran festa degli «indignados». Dico festa perché i partecipanti, tutti giovani e con tutta la vita davanti, trasformano una protesta dura contro la crisi in una specie di carnevale pieno di bandiere, di striscioni e di canti. Insomma, un’occasione di gioioso protagonismo, una festa del tutto pacifica. Al massimo, vetrine di ricchi commercianti del centro sfondate e uova contro le banche e i bancomat. Insomma, molta allegria, niente violenze. Ma noi vecchi siamo rimasti rintanati a casa perché avevamo paura che nei cortei ci fossero anche degli «infiltrados» e questi hanno l’intenzione di trasformare una festa pacifica in una guerriglia urbana. Largo ai giovani, che sono «indignados» contro il decadimento troppo veloce di tutto il sistema capitalistico occidentale. Ma in questo mondo, dove l’eguaglianza è sempre stata la base di ogni rivoluzione, noi vecchi benpensanti ci sentiamo inutili. Noi non siamo «indignados», ma «disperados»! Siamo vecchi, melanconici, niente sesso, niente storie d’amore rallegranti, malati, mal curati, con pochi denti, pochi capelli, in attesa dell’unico evento sicuro che ci aspetta: morire, lasciando la cosa più meravigliosa che Dio, ammesso che esista, c’ha regalato: la vita. I vecchi ricchi sono circondati da cani e nipotini affettuosi, i vecchi poveri ogni estate rischiano di essere abbandonati con i cani bastardi, in autostrada. Per pietà, non vi chiediamo di essere felici, perché sarebbe troppo, ma solo un po’ di pietà.
2 dicembre 2011
Il suicidio programmato da uno dei fondatori del manifesto, Lucio Magri, è giustificato da una depressione terribile. Meglio morire che vivere il finale di quella cosa meravigliosa che è la vita in maniera tragica. Per rinunciare alla vita bisogna avere il coraggio straordinario di Mario Monicelli per scegliersi un’eutanasia, senza chiedere aiuto a nessuno, in un paese dove la Chiesa chiede ai credenti di soffrire il più possibile. Perché? È semplice, così i preti sono anche padroni della vita degli altri: «Soffrite, soffrite… fino all’ultimo istante! Perché dopo andrete in Paradiso!» dicono. Ma il Paradiso siamo sicuri che esista?
17 novembre 2012
Propongo ad alcuni ladri naturali che vogliono farsi accettare di fondare un canale televisivo speciale: «L’ Italia che vogliamo» con un unico tg di 24 ore su 24 con queste notizie: -«Geometra di 24 anni svegliato dal trillo cosmico della sveglia alle 8 meno un quarto del mattino, balza completamente nudo fuori dal letto, si precipita in bagno, piede su saponetta, sforbiciata di 4 metri, finestra aperta, quinto piano, vola in strada, piomba sul tendone del bar Sport, rimbalza su su su, silenzio orrendo, per 16 metri, ricade su un carro di fieno, risale per altri 4 metri, tendone di un negozio di frutta e verdura e plana dolcemente di fronte al portone della casa del Sindaco, che con fascia tricolore lo aspettava da 2 minuti, applausi, stretta di mano, medaglia e busta con 100mila euro come cittadino fortunato.» -«Ponte, sotto torrente in piena, sulla balaustra un commesso di 36 anni appena perduto il lavoro per fallimento negozio scarpe, si fa il segno della croce, si tappa il naso, si butta, passa lo yacht dell’emiro arabo Omar, materassino di gomma con 3 strafighe nude, due bianche come la Hunziker e Belen Rodriguez, e una nera come Naomi Campbell e un travestito brasiliano di 18 anni pure nero che si chiama Cabral. Arriva l’emiro: «Tu molto fortunato quindi porti fortuna, dì 5 numeri de enalotto, veloce!» Il commesso 10, 23, 5, 85, 44. L’arabo grida verso il ponte di comando, «capitano capito numeri?» «sii» allora gioca subito che manca due minuti a estrazione. Passano 120 secondi, capitano dalla plancia: «Vittoria… vinti 150 milioni di euri!» Omar «Vedi, io ragione, tu fortunato ora con elicottero e mio assegno vai in mia reggia ad Abu-dabi con ragazze» arriva l’elicottero, le ragazze salgono nude, sale anche il commesso, l’elicottero si alza, il commesso urla: «Sceriffooo, le posso chiedere una cortesia?» Omar: « Siiii…» il commesso «posso portare anche il travestito?» L’arabo «Bravo, ottima scelta!» L’elicottero s’invola. Propongo ad alcuni ladri naturali che vogliono farsi accettare di fondare un canale televisivo speciale: «L’ Italia che vogliamo» con un unico tg di 24 ore su 24 con queste notizie:
-«Geometra di 24 anni svegliato dal trillo cosmico della sveglia alle 8 meno un quarto del mattino, balza completamente nudo fuori dal letto, si precipita in bagno, piede su saponetta, sforbiciata di 4 metri, finestra aperta, quinto piano, vola in strada, piomba sul tendone del bar Sport, rimbalza su su su, silenzio orrendo, per 16 metri, ricade su un carro di fieno, risale per altri 4 metri, tendone di un negozio di frutta e verdura e plana dolcemente di fronte al portone della casa del Sindaco, che con fascia tricolore lo aspettava da 2 minuti, applausi, stretta di mano, medaglia e busta con 100mila euro come cittadino fortunato». -«Ponte, sotto torrente in piena, sulla balaustra un commesso di 36 anni appena perduto il lavoro per fallimento negozio scarpe, si fa il segno della croce, si tappa il naso, si butta, passa lo yacht dell’emiro arabo Omar, materassino di gomma con 3 strafighe nude, due bianche come la Hunziker e Belen Rodriguez, e una nera come Naomi Campbell e un travestito brasiliano di 18 anni pure nero che si chiama Cabral. Arriva l’emiro: «Tu molto fortunato quindi porti fortuna, dì 5 numeri de enalotto, veloce!» Il commesso 10, 23, 5, 85, 44. L’arabo grida verso il ponte di comando, «capitano capito numeri?» «sii» allora gioca subito che manca due minuti a estrazione. Passano 120 secondi, capitano dalla plancia: «Vittoria… vinti 150 milioni di euri!» Omar «Vedi, io ragione, tu fortunato ora con elicottero e mio assegno vai in mia reggia ad Abu Dhabi con ragazze» arriva l’elicottero, le ragazze salgono nude, sale anche il commesso, l’elicottero si alza, il commesso urla: «Sceriffooo, le posso chiedere una cortesia?» Omar: « Siiii…» il commesso: «posso portare anche il travestito?» L’arabo: «Bravo, ottima scelta!» L’elicottero s’invola.
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