Il bacio di Gaia e Matilde trasforma un selfie con Salvini in una potente contestazione sul web
Il bacio della protesta Le due studentesse: "Volevamo lasciare un segno, per ribellarci alle politiche omofobe che questo governo ha dimostrato di supportare, non più tardi di un mese fa, al Congresso di Verona"
Il bacio della protesta Le due studentesse: "Volevamo lasciare un segno, per ribellarci alle politiche omofobe che questo governo ha dimostrato di supportare, non più tardi di un mese fa, al Congresso di Verona"
Gaia ha baciato Matilde mentre il ministro dell’interno Matteo Salvini pensava di fare un selfie dopo un comizio elettorale per le amministrative a Caltanissetta. Lo scatto è stato postato ed è diventato virale sul web attravearso la pagina facebook dei «Sentinelli di Milano». «Un gesto quasi istintivo, un’idea che ci è venuta mentre partecipavamo alla protesta con gli attivisti del Circolo Arci Aut – ha raccontato Gaia – Non siamo una coppia, siamo solo amiche. Volevamo lasciare un segno per ribellarci alle politiche omofobe che questo governo ha dimostrato di supportare al Congresso di Verona», ha aggiunto Gaia.
Gaia e Matilde sono studentesse in design e comunicazione e vivono a Torino. Si erano date appuntamento con i loro amici del Circolo Arci e Rete degli Studenti Medi Caltenissetta per protestare contro il comizio che Salvini ha tenuto il 25 aprile: «Eravamo più di 100 attivisti. Durante l’intervento di Salvini sono partiti i fischi, avevamo anche uno striscione, che recitava “La mafia e il fascismo si combattono ogni giorno”».
Una manifestazione contro la scelta di Salvini di non celebrare il 25 aprile e la festa della Liberazione. «Ci ha detto “auguri e figli maschi”, e ha dato un colpetto in testa a Matilde. Poi gli uomini della scorta ci hanno separate bruscamente, ci siamo subito sentite censurate» ha detto Gaia. «Le discriminazioni sono un problema vissuto da qualsiasi ragazzo gay in Italia al Nord e al Sud. Forse in Sicilia le reazioni delle persone omofobe sono ancora più aggressive, ma devo dire che è pesante anche a Torino. Questo governo non fa altro che legittimare violenze di questo tipo».
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