Identificati quattro aggressori neofascisti dei ragazzi del Cinema America
Roma Le giovani vittime ringraziano le forze dell’ordine. «Accoglienza e solidarietà sono ancora le parole d’ordine dell’Italia»
Roma Le giovani vittime ringraziano le forze dell’ordine. «Accoglienza e solidarietà sono ancora le parole d’ordine dell’Italia»
Quattro uomini tra i 22 e i 23 anni, appartenenti all’estrema destra romana, sono stati identificati ieri dalla Digos come facenti parte del gruppo di aggressori che sabato notte ha mandato in ospedale quattro giovani dell’associazione culturale Cinema America. Alcuni sarebbero vicini all’organizzazione Blocco Studentesco.
I carabinieri della compagnia Trastevere hanno utilizzato i video delle telecamere di sorveglianza dei negozi della zona e si sono avvalsi delle testimonianze che le stesse giovani vittime avevano rilasciato subito dopo la violenza squadrista. Le forze dell’ordine infatti avevano mostrato loro le foto di alcuni militanti fascisti che potevano corrispondere alle facce truci, alle teste rasate e ai corpi tatuati, descritti dai ragazzi che indossavano le magliette «antifasciste» del Cinema America e che per questo sono stati seguiti – gli inquirenti ipotizzano una premeditazione – nei vicoli di Trastevere e colpiti con calci, pugni, testate e bottiglie rotte, cinque ore dopo la fine della proiezione al Piccolo America.
Tra le vittime, quello che ha riportato ferite più gravi è David Habib, operato al setto nasale, identificato insieme a Yasir Abdilhakim, Valerio Colantoni e Stefano Robbo dalla squadraccia nera come «antifascisti» e per questo minacciati prima e pestati poi perché non volevano togliersi le magliette rosse.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini tenta di incassare la notizia perfino come un successo personale: «Gli altri chiacchierano, ministero e forze dell’ordine fanno i fatti. Felice che la Polizia abbia identificato alcuni presunti aggressori di Roma, che avevano malmenato un gruppo di giovani con la maglietta del cinema America». Il vicepremier leghista non ci pensa neppure a condannare l’ideologia fascista che ha armato la mano dei picchiatori, ma si limita ad assicurare che non ci sarà «nessuna tolleranza per i violenti».
I ragazzi del Cinema America hanno voluto ringraziare subito Polizia e Carabinieri per «aver identificato nel più breve tempo possibile gli aggressori». Un grazie è andato anche ai tanti cittadini, intellettuali, personalità varie che hanno espresso loro solidarietà, indossando la maglietta a mo’ di sfida contro qualsiasi rigurgito neo fascista. «È la dimostrazione – hanno detto i ragazzi del Cinema America – che nel nostro Paese accoglienza e solidarietà possono ancora essere le vere parole d’ordine».
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