«Ogni volta che accendo la lampada a cherosene, tiro fuori le mie carte e intingo la penna nel calamaio per poi posarla dove mi sono fermato la notte precedente, nel punto in cui l’inchiostro tocca la carta si spalanca una finestra da cui si affacciano le terre dell’Andalusia, i vicoli di Fès, le zawiya di Tunisi, le khanqah del Cairo, le stradine della Mecca, le botteghe di Baghdad, la Ghouta di Damasco e i laghi di Konya… Non so in quale punto della Terra mi trovi, ma non importa, giacché Dio ha rinsaldato il mio cuore con i quattro watad»....