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«I violenti sono pericolosi per i loro rapporti con FdI»

«I violenti sono pericolosi per i loro rapporti con FdI»Il presidente dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo – Ansa

Oggi sul palco Il presidente dell'Associazione nazionale partigiani Pagliarulo: «L’associazione giovanile a Firenze e in Toscana è una componente egemone nel partito della premier. Come maestri di vita indica gerarchi fascisti e nazisti»

Pubblicato più di un anno faEdizione del 4 marzo 2023

Gianfranco Pagliarulo, presidente dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, oggi sarà sul palco a Firenze. Ritiene più grave l’aggressione agli studenti o quanto ha detto il ministro Valditara in risposta alla lettera della preside Savino?

È difficile dirlo. Sarei tentato di rispondere che sono più gravi le parole del ministro vista la sua alta responsabilità, eppure non posso farlo perché avverto il rischio che ancora oggi quell’aggressione non sia stata valutata appieno nella sua effettiva pericolosità. Non è la prima del genere in quella città e i rapporti organici tra coloro che sono indagati per le violenze e il principale partito di governo sono la ragione per cui secondo me bisogna essere molto preoccupati.

Quali rapporti?

Azione studentesca, alla quale risultano appartenere gli aggressori indagati, a Firenze vuol dire Casaggi, fin dalla sigla (casa di azione giovani). È di fatto un’associazione giovanile di Fratelli d’Italia, ne condivide anche la sede. Ed è anche egemone nel partito: i capigruppo di FdI in consiglio comunale e nel consiglio regionale toscano sono di Casaggi. Si tratta di un’organizzazione fascista. Un’organizzazione che indica come maestri di vita Brasillach, Pavolini e Degrelle, cioè un collaborazionista antisemita, un fanatico fascista e un ufficiale delle SS. I loro slogan sono quelli del nazismo, come «Nazione, sangue e suolo» e «Ci hanno fatto credere che le razze non esistevano».

E Valditara?

Il suo compito di ministro che ha giurato sulla Costituzione sarebbe stato quello di apprezzare la pedagogia costituzionale della preside Savino, invece l’ha rampognata e di fatto minacciata. C’è un clima di intolleranza autoritaria, a tratti un po’ provinciale, un clima diffuso se consideriamo anche il comportamento del ministro Piantedosi e di tutto il governo nella tragica vicenda del naufragio di Cutro e l’episodio allarmante della polizia che si presenta in un’assemblea studentesca autorizzata, in un istituto superiore della provincia di Enna. Evidentemente l’Anpi ha fatto bene a esprimere preoccupazione nel momento in cui si è formato questo governo di destra. Oggi diciamo che la preoccupazione è molto maggiore.

Chiedete anche voi le dimissioni di Piantedosi e Valditara?

Io penso la presidente del Consiglio per prima dovrebbe prendere atto dell’inadeguatezza dei suoi ministri.

A proposito del pestaggio di Firenze, ha notato che gli esponenti di governo non condannano, giustificandosi con il dovere di attendere le indagini, mentre il presidente della Repubblica di fronte all’evidenza dei fatti ha condannato esplicitamente e chiaramente quella violenza?

Certamente ho notato questa significativa differenza, a mio giudizio testimonia la coscienza sporca dei rappresentanti di questo governo. Hanno orrore nel pronunciare la parola fascismo. Quando la presidente del Consiglio ha dovuto condannare episodi sui quali non poteva proprio tacere, ha attaccato razzismo e nazismo, dimenticandosi del fascismo. La destra traccheggia davanti agli episodi di violenza fascista che si ripetono, magari condanna la violenza ma dimentica l’aggettivo. E ricordiamoci quello che Giorgia Meloni riuscì a dire dopo l’attacco squadrista alla sede nazionale della Cgil, quando dichiarò di non conoscere la «matrice» dell’aggressione. Devo dire che da parte di una persona che rappresenta se stessa come una persona coraggiosa, uno ci si aspetterebbe più coraggio nel riuscire a fare una rottura netta e definitiva con il passato. Forse Giorgia Meloni questa rottura non riesce a farla perché quel passato è il suo passato.

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