Torna in scena in questi giorni al Teatro alla Scala Peter Grimes, capolavoro poco rappresentato (se ne contano appena quattro allestimenti dal 1947 a oggi) di uno dei più grandi, forse il più grande, compositore d’opera del secondo Novecento, Benjamin Britten, che è sopravvissuto al nichilismo del postmoderno, maturando un linguaggio proprio refrattario alle derive dell’atonalità e del minimalismo, ed è tra i pochi ancora oggi costantemente presenti con numerosi titoli nei cartelloni dei teatri lirici di tutto il mondo. Con Peter Grimes, su libretto di Montagu Slater tratto da un poema di George Crabbe, nel 1947 Britten dà forma...