Lugano – Un talebano che al posto del Kalashnikov porta in spalla una grande matita. Il simbolo di Usaid – l’agenzia di cooperazione americana – di fianco a una bomba che cade dal cielo. Un ragazzino e un cane che fan pipì su un cumulo di AK47. Sono alcuni dei disegni di strada riprodotti in fotografia che Kabir Mokamel e Omaid Sharifi hanno messo in mostra nei giorni scorsi a Lugano, progetto itinerante per mostrare in Europa come si può trasformare un muro di protezione in cemento armato in un’opera d’arte. Un muro che separa in un ponte di dialogo....