Un’altra importante sentenza sulla natura subordinata del rapporto di lavoro dei ciclofattorini: la Sezione lavoro del Tribunale Ordinario di Torino ha riconosciuto a due rider Foodinho Srl (Glovo) l’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale Terziario, Distribuzione e Servizi. Il contenzioso è stato promosso da Nidil, Filt e Filcams, insieme alla CGIL, per chiedere la tutela dei diritti al salario e alla salute e sicurezza di questi lavoratori e lavoratrici.

La sentenza è del 20 luglio impone a Foodinho il pagamento ai rider degli arretrati derivanti dalle differenze retributive maturate per l’attività svolta a partire dal 2019. «Si tratta di un ulteriore passo in avanti che sconfessa ancora una volta la logica del cottimo dell’accordo Assodelivery-UGL, utilizzato dalla maggior parte delle piattaforme» commentano Nidil, Filt e Filcams Cgil.

«È giunto il momento che le piattaforme del settore food delivery diano risposte adeguate a partire da Uber Eats, che ha recentemente dichiarato di voler lasciare l’Italia e che ha aperto una procedura di licenziamento esclusivamente per i 49 lavoratori subordinati, lasciando fuori e senza tutele circa 3 mila rider. I rider non sono lavoratrici e lavoratori di serie B».