Politica

I popolari alla giostra dei sottosegretari, domani le nomine

La nomina dei sottosegretari verrà formalizzata nel cdm di domani. Ma qui Renzi non corre rischi. Solo le classiche pene di chi è sottoposto a pressioni di ogni genere e […]

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 26 febbraio 2014

La nomina dei sottosegretari verrà formalizzata nel cdm di domani. Ma qui Renzi non corre rischi. Solo le classiche pene di chi è sottoposto a pressioni di ogni genere e non ha posti a sufficienza per sfamare nemmeno la metà dei questuanti. Il premier vorrebbe limitare il mucchio di viceministri e sottosegretari a 46. Dovrà piegarsi a molte riconferme e in più dovrà adoperare quei posti per risarcire i popolari rimasti senza un ministero. Ci sarà quindi poco da spartire.

La delega ai servizi, una delle più ambite, resterà quasi certamente a Marco Minniti, che nel campo è ormai una potenza. Solo col suo consenso potrebbe verificarsi il cambio della guardia, o una sorta di diarchia, con il renziano doc Luca Lotti. Altra postazione ambitissima la delega all’editoria. Difficile insidiare Giovanni Legnini ma ambisce a quel posto, o a uno affine, anche l’attuale vicepresidente del senato Valeria Fedeli. Il sofferto voto a favore del governo da parte di Civati potrebbe fruttare un sottosegretariato, all’Ambiente, di un’altra dissidente abituale: Laura Puppato. Molto ambita anche la delega alle Pari opportunità, che potrebbe finire a una cattolica come Patrizia Toia o Silvia Costa o anche a due senatrici Pd: Cirinnà e Fattorini.

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