Una giornata iniziata smentendo le stime del ministero dell’economia sul costo della «Flat Tax» da 60 miliardi di euro è proseguita mettendo un paletto nella corsa elettorale della Lega che è tornata in pressing sulla misura contenuta nel «contratto» firmato con i Cinque Stelle. È andato così il lunedì burrascoso del ministro dell’Economia Giovanni Tria che non ha escluso la possibilità di realizzare il totem leghista a misura dei ricchi – il paradosso della «tassa piatta» costituita da due aliquote al 15% fino a 50 mila euro di reddito e al 20% oltre – ma l’ha vincolata alla riduzione dell’evasione...