Qualcuno a corto di argomenti potrebbe liquidare il “Rapporto Coop 2016” – un fitto incrocio di dati freschi e studi statistici approfonditi – come roba da gufi. “In un Paese ingessato, dove la ripresa fatica a decollare, sono nati i nuovi italiani”. Questo l’incipit poco rassicurante, anche perché i neonati non possono che essere figli della recessione. I loro consumi al tempo della crisi rivelano profili anche contraddittori: sono certamente più “vecchi e più soli, più poveri e diseguali”, ma sono diventati – perdoniamo gli inglesismi – più “green e smart, più clean e healthy”. Insomma, chi se lo può...