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I lupi son tornati

I lupi son tornati

Finestre di Orosia Il 22 aprile è stata la Giornata Mondiale della Terra, occasione di riflessioni per la cura del pianeta. E oggi qui al cohousing due pecorelle sono morte...

Pubblicato 6 mesi faEdizione del 18 maggio 2024

Il 22 aprile è stata la Giornata Mondiale della Terra, occasione di riflessioni per la cura del pianeta. E oggi qui al cohousing due pecorelle sono morte. Ernesto ne ha trovato le carcasse, dilaniate dall’inconfondibile morsa dei lupi. Qualcosa cambia. Qui non arrivano più cinghiali. Non arrivano più caprioli nel prato. Non si vedono faine, «habituées» del luogo.

Il monitoraggio di istituzioni competenti evidenzia la presenza del lupo in netto aumento in Europa ed in Italia, ed in Piemonte. Avvistamenti sulla Serra di Ivrea. I lupi attaccano cinghiali, caprioli e prede più facili: pecore, capre, vitelli, puledri, con proteste e tensioni di allevatori e popolazione. Ernesto ci spiega che il lupo, considerato per secoli animale da debellare, nel tempo, poiché in estinzione, è diventato specie tutelata.

Nel ’97 la Direttiva Habitat (Cee), in Italia Dpr N. 357, inserisce il lupo nelle specie con divieto di cattura e uccisione: ora è in atto revisione. Ernesto con il dolore per la morte delle amate pecorelle, guarda di storto Eolo, sapiente ambientalista, invitato al cohousing per la Giornata.

Per Eolo il lupo è elemento fondamentale per il corretto funzionamento ed equilibrio degli ecosistemi. Per affrontare il problema in modo efficace ci vuole «consapevolezza ambientale». Cita il suo maestro simbolico, Daniel Goleman, psicologo e giornalista statunitense ed il suo lavoro sull’intelligenza ecologica che completa la trilogia iniziata con l’intelligenza emotiva, come consapevolezza delle proprie emozioni, influenti su decisioni, soluzione dei problemi e interazioni sociali. Segue il lavoro sull’ intelligenza sociale che tratta di neuro economia.

La terza opera è sull’ intelligenza ecologica, per la tutela dell’ecosistema. Questa è vista come un passaggio evolutivo umano che permette di percepire connessioni tra attività umane e loro conseguenze. Essa è intelligenza collettiva, perché richiede bagaglio di informazioni superiori a quelle sul singolo, ad esempio come in uno sciame di insetti. È sociale ed economica, perché richiede un circolo virtuoso tra mercato e innovazione tecnologica, dove sia soprattutto una consapevolezza collettiva ad orientare le scelte produttive, con la prospettiva di salvaguardare il pianeta modificando logiche di mercato, ma conservando livelli di benessere raggiunti.

È necessaria l’integrazione di una molteplicità di conoscenze pluridisciplinari, a livello scientifico, tecnologico, ma anche spirituale: Goleman incontra anche il Dalai Lama, per esplorare le connessioni tra scienza e spiritualità ed il loro potenziale di integrazione. «Avere successo facendo il bene» è il titolo del capitolo conclusivo del libro: «Intelligenza ecologica», MI-2010. Quando Eolo finisce di parlare, Ernesto è già via, a occuparsi degli animali.

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