Gran Bretagna, i laburisti chiedono un risarcimento
Crisi migranti «Per i danni subìti dal traspoto merci e dal turismo»
Crisi migranti «Per i danni subìti dal traspoto merci e dal turismo»
La crisi dei migranti a Calais rischia di provocare un incidente diplomatico tra Londra e Parigi. Non bastava la tensione creata tra i due Paesi dai tentativi con cui ogni giorno decine di migrati provano a salire su un camion e attraversare l’Eurotunnel diretti in Gran Bretagna, adesso c’è anche chi chiede alla Francia di risarcire i danni provocati al trasporto merci e al tursimo del Regno unito da questi tentativi disperati di attraversare la frontiera. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, però, a farlo non è l’Ukip, il partito populista e di destra di Nigel Farage, ma i laburisti inglesi, per nulla imbarazzati nel mettere in difficoltà i «cugini» socialisti d’oltre Manica
A sollecitare il governo Cameron perché si attivi nella richiesta di risarcimento è stata la leader ad interim dell’opposizione laburista britannica, Harriet Harman, in una lettera al premier conservatore. Nella lettera Harman, a dispetto della parentela politica con il governo socialista di Parigi, cavalca le recriminazioni anti-francesi di gran parte della stampa londinese di questi giorni. Secondo lei, la Francia avrebbe «ignorato ripetuti allarmi» ed è quindi «sbagliato» che a pagare le conseguenze di questa crisi siano «il business e le famiglie» britanniche. Di qui il suggerimento di Harman – che accusa il governo Tory di essere stato finora troppo «morbido» con Parigi – affinché si avvii una battaglia per le compensazioni, con l’adozione di «tutte le pressioni diplomatiche necessarie».
I laburisti hanno criticato nei giorni scorsi Cameron per aver definito i migranti «uno sciame di gente» e hanno invitato a distinguere «i rifugiati» in cerca di asilo, che «vanno accolti», dagli altri, che «vanno espulsi e rimpatriati». Le parole di oggi segnalano tuttavia un’accentuazione di toni in linea con la pancia del Paese, malgrado i numeri relativamente modesti di questa crisi e le accuse d’isteria rivolte alla Gran Bretagna dall’Onu e da organizzazioni dei diritti umani.
Intanto anche Parigi ha i suoi problemi. Dopo essere stati evacuati da più accampamenti e tentato di occupare molti luoghi, un centinaio di migranti di tre nazionalità riuniti in un comitato hanno occupato un college in costruzione a nord-est della capitale.
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